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I social club spagnoli: cosa sono? Come lavorare in un social club a Barcellona? In questo articolo cercheremo di dare una risposta a queste domande e a molte altre. I social club spagnoli sono tanto per cominciare, l’unico luogo in cui è possibile, in Spagna, consumare la cannabis in maniera legale. Si tratta di un modello e di una tendenza entusiasmante, guardata con interesse in Europa (dove, lo ricordiamo, il consumo e la vendita di marijuana sono e restano per il momento illegali); altrove, in Spagna, la vendita e il consumo di cannabis sono vietati, ma se la polizia vi sorprende non finirete in carcere. Sarete semplicemente sottoposti a una sanzione in denaro (dai 600 ai 10.000 euro) e al sequestro delle sostanze in vostro possesso. Solo lo spaccio è considerato vero e proprio e punito con la reclusione in carcere.

I social club sono delle specie di associazioni private all’interno delle quali ciascun membro paga una quota per ottenere in cambio la possibilità di fumare marijuana legalmente. È una sorta di club formato da “soci”, che controllano e gestiscono ciascuno, appunto, una quota del totale.

Social club Barcellona: come iscriversi

I social club spagnoli sono dunque diversi dai coffee shop che possiamo trovare in Olanda. Sono luoghi di socialità all’interno dei quali è possibile rilassarsi, chiacchierare, guardare un film o una partita insieme. Sono ammessi, naturalmente, soltanto i soci, come nei club esclusivi. Una mappa dei social club in Spagna non è stata veramente redatta: l’ipotesi più accreditata è che ce ne siano all’incirca diecimila su tutto il territorio. Come iscriversi? Ogni socio deve acquistare una tessera per potervi accedere; dai 18 ai 21 si possono acquistare fino (e non oltre) 20 grammi di cannabis al mese; dai 21 anni in su è possibile acquistare, tramite social club, fino a 60 grammi al mese. Le tessere per i soci garantiscono loro il quantitativo giornaliero di cannabis. Per iscriversi è necessario presentare un documento di identità attestante il raggiungimento della maggiore età; e bisogna essere presentati da un altro iscritto, tenendo sempre presente che c’è un numero massimo di persone la cui iscrizione l’associazione può accettare.

I social club spagnoli nascono, giova dirlo, come associazioni in grado di tutelare e difendere i diritti dei consumatori e per proporre azioni politiche sulla cannabis; incentivano la legalizzazione della marijuana, mostrandone i possibili benefici. Lo Stato si assicura così un controllo sulla sostanza e sul suo utilizzo.

Chi acquista la cannabis nel social club in genere la porta a casa per fumarsela in pace, anche se come regola generale essa dovrebbe essere consumata all’interno del club (che garantisce anche sicurezza e privacy). Questo tipo di associazioni sono anche una tutela per il consumatore, che non è costretto a comprare sostanze “strane” o di bassa qualità al mercato nero, con tutti i rischi del caso. Si tratta di una garanzia anche per i minori, soggetti notoriamente più a rischio.

Social club nelle Canarie

In Spagna ci sono posti caldi tutto l’anno, come le Canarie. Molti hanno un sogno: aprire un cannabis club a Tenerife, con spazi all’aperto e divanetti nei quali consumare la propria sostanza preferita con vista sull’oceano. Aprire un social club in Spagna è possibile: i social club spagnoli sono associazioni a tutti gli effetti, dotate di un atto costitutivo e di uno Statuto interno che i soci si impegnano a rispettare. Prima di aprire il social club bisognerebbe però valutare l’investimento in una coltivazione di marijuana: le piante andrebbero coltivate in autonomia per evitare l’associazione con il mercato nero, che metterebbe il club in cattiva luce di fronte alle autorità fin da subito.

Bisogna poi tener conto anche del fatto che il club necessita di un locale o di locali appositi per i membri del club, quindi un investimento iniziale in questo senso è necessario. Fatto questo, lo step successivo consiste nel fare associare individui maggiorenni, che vogliono usufruire del club per comprare e consumare la cannabis in santa pace.

Le spese vanno accuratamente documentate con fatture e ricevute: tutto questo perché, di fronte a una qualunque esigenza di verifica da parte delle autorità, bisogna essere in grado di mostrare documenti validi e legali.

in ggenerlaeSocial club in Italia

I social club spagnoli sono diventati un modello guardato con interesse anche dall’Italia. Ed ecco che, ad ottobre del 2020, nasce a Milano The Hemp Club, il social club italiano nato dalle spinte antiproibizioniste e dalla disobbedienza civile dei Radicali. Nei giorni dell’inaugurazione, all’interno del locale si è riversata una fiumana di gente, avventori e curiosi. Non è certo il primo social club in Italia: il presidente dell’associazione, Raffaello D’Ambrosio, ha ricordato i precursori in Sicilia, a Bolzano e in altre aree d’Italia che, dice, “ci hanno aperto gli occhi e la strada”.

Si tratta della nascita di una nuova consapevolezza; all’interno dei social club è possibile, oltre che consumare marijuana, rilassarsi, in molti (a Barcellona) prevedono un angolo bar con cibi e bevande, giochi da tavola, persino gli ultimi modelli di giochi per Playstation!

Come lavorare in un social club a Barcellona

I social club spagnoli sono un’occasione ghiotta di lavoro per tutti gli amanti della cannabis. Il guadagno nei social club è variabile – gli iscritti, per legge, devono sempre essere informati sul prezzo dei vari prodotti, corredato da tutte le informazioni necessarie a garantire la trasparenza. I soci che lavorano all’interno dell’associazione devono essere retribuiti; in caso di profitti, questi in nessun caso verranno ripartiti tra i soci. Saranno invece utilizzati nella gestione delle attività, con vantaggio per i soci sotto forma di gite turistiche, corsi o sconti.

La nascita dei social club: dagli albori fino a oggi

I primi social club che vendono marijuana, nascono nel 2005, per promuovere in Europa lo sviluppo di associazioni in Europa, per il consumo della cannabis da riservare ai soli iscritti e adulti.

I social club nascono come organizzazioni non-profit, nelle quali è possibile consumare marijuana, marijuana light e cannabis light e THC, in totale relax e all’interno di un dialogo aperto e tollerante con le istituzioni. I social club sono conosciuti solo tramite passaparola; quindi, se hai intenzione di entrare a far parte di uno di questi club, ti consigliamo di diventare amico di qualcuno che già ne fa parte!

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