Come riconoscere la marijuana di buona qualità?
In questo articolo vedremo come comprendere la differenza tra la marijuana di buona qualità e la cosiddetta brick weed, quella non buona.
Quest’ultimo tipo di canapa ha solitamente un aspetto sgradevole, con cime che si presentano sotto forma di panetti piuttosto densi.
Le cime sono meno colorate, spesso contengono sfumature marroni e una consistenza sbriciolata in modo sbagliato; oltre alla consistenza non particolarmente collosa, inoltre, la marijuana di bassa qualità si fa notare principalmente per una mancanza netta di odore, spesso coperto da quello di muffa. Inoltre queste cime hanno un sapore amaro e piccante, che nella gola può essere fastidioso.
Ci sono poi tipi di marijuana di media qualità, che all’aspetto si presentano più chiare, verdi, con aspetto sano e pistilli arancioni sporgenti.
La consistenza è appiccicosa e spugnosa, e quando viene pressata con le dita dopo un po’ riprende il suo aspetto originario. Il sapore e l’odore sono piacevoli, non travolgenti ma piacevoli. Gli effetti per conseguenza saranno molto più forti rispetto alla brick weed.
La marijuana di alta qualità ha invece un sapore decisamente intenso, e i suoi effetti sono a dir poco sconvolgenti.
Le migliori cime di cannabis light hanno un aspetto che ricorda molto le pepite, colori brillanti e cime di un arancione scuro.Le cime saranno paffute e appiccicose e con un odore difficile da definire, comunque molto intenso – così come il sapore.
Gli effetti della cannabis di alta gamma sono potenti, sia dal punto di vista psicoattivo che per quanto riguarda la marijuana legale. Dunque, trovare e acquistare erba legale buona non è una cosa semplice. Bisogna tenere presenti questi fattori se si desidera distinguere l’erba legale buona da quella cattiva, anche perché questo porta a sostanziali differenze nella fruizione: l’erba di buona qualità ha un sapore, un odore e, come abbiamo visto, regala sensazioni molti diverse rispetto alla marijuana di basso valore.
Ecco perché quando si acquista la marijuana bisogna sapere quali sono le varietà di cannabis tra le quali scegliere, bisogna osservare la lucentezza e il colore delle foglie, le sottili escrescenze chiamate tricomi che coprono le foglioline e che sono composte di resina.
I tricomi producono cannabinoidi (THC, CBD) da cui provengono le qualità e le proprietà terapeutiche della marijuana. In linea generale, maggiore è la quantità di tricomi presente sulle cime, migliore è la quantità dell’erba.
Livelli di umidità nella marijuana di buona qualità
In linea generale, l’erba di buona qualità non è troppo secca, perché quella secca tende a sbriciolarsi facilmente e ciò rende complicata la sua manipolazione.
Tutto ciò significa che l’erba è stata esposta a luce e calore troppo intensi, che hanno degradato il composto.
Tuttavia anche la marijuana umida può dare problemi: non deve essere né troppo umida né troppo appiccicosa, ma leggermente croccante al tatto, in modo da evitare anche la crescita di possibili muffe.
L’odore della marijuana di buona qualità
L’odore deve essere dolciastro, acidulo, fruttato o molto intenso, e indica che la marijuana è di buona qualità.
L’odore sgradevole, di muffa o di umido invece segnala che si tratta di erba di cattiva qualità e allora meglio non comprarla.
I colori delle cime
I colori devono preferibilmente essere brillanti, e se le infiorescenze sono ricoperte di resina, questo è un segno di marijuana di buona qualità, come abbiamo visto.
Anche l’occhio, come si suol dire, vuole la sua parte: se la pianta è piacevole da guardare, esteticamente bella, allora molto probabilmente si tratterà di erba buona.
Non deve inoltre contenere semi o rametti, parti che non fanno parte dell’erba e quindi aggiungono soltanto peso al prodotto finale, così come un eccesso di foglie.
Le cime dovrebbero essere belle, compatte, e i colori verdi, accesi, preferibilmente non tendenti al marrone o ai colori spenti.
Ovviamente, riconoscere l’erba buona implica accertarsi del fatto che le infiorescenze non contengano parassiti e muffe. La presenza di parassiti sul prodotto finale significa che i coltivatori non hanno saputo proteggere la coltura da un’infestazione.
Quando ciò accade, il prodotto finale potrebbe provenire da una pianta stentata, che non ha potuto crescere bene; la qualità complessiva del prodotto sarà perciò minore.
La marijuana di buona qualità si riconosce perché le sue foglie, oltre a essere verdi, hanno sfumature di viola, di blu, di rosato; non virano verso il marrone, il gialliccio, il rosso.
Questi tre colori indicano che l’erba non è stata coltivata bene.
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Come riconoscere l’erba contaminata
Ci sono vari modi per “tagliare” la cannabis prima di venderla; questi sistemi però portano a una marijuana di cattiva qualità. Vediamo come riconoscerla.
Sulle infiorescenze possono essere messe polveri di vetro, zucchero, silice o sabbia. Questo fa apparire i tricomi di densità maggiore, e risulta in un peso maggiore delle cime. Alcuni spacciatori cospargono le cime, a volte, di detersivo in polvere o altre sostanze per alterarne l’odore. Oppure, la marijuana può anche essere trattata con sostanze pesanti, per imitare l’erba di qualità migliore.
Per riconoscere l’erba contaminata da quella buona, meglio utilizzare una lente di ingrandimento che sarà utile per ingrandire le cime delle foglie e per distinguere i veri tricomi dalla polvere di vetro o di zucchero o dalla silice: i tricomi sono sferici e si mantengono sempre attaccati al materiale vegetale; lo zucchero e il vetro sono invece cubici, il silicio è allungato e soprattutto questi materiali non restano attaccati alla superficie della pianta.
Per quanto riguarda il resto, l’erba contaminata da altre droghe o dal detersivo è purtroppo difficile da scovare. Si sente negli effetti, solo però quando è troppo tardi.
Dovrete annusare a fondo e profondamente, in modo tale da riconoscere la fragranza delle “vere” cime di cannabis da quella delle cime alterate o adulterate da sostanze estranee.
Erba ammoniacata
Ultimamente è venuta fuori questa storia dell’erba contaminata dall’ammoniaca, che pare sia utile ad amplificare gli effetti del THC, producendo però enormi rischi per la salute. Non occorre dire infatti che la marijuana tagliata con ammoniaca danneggia polmoni e cervello. In molti luoghi della movida questo problema è stato risolto tramite infopoint che permettono di analizzare la qualità della sostanza che si sta per assumere.
Come riconoscere l’ erba legale da quella illegale
Esistono in commercio test rapidi per le forze dell’ordine, che tramite un reagente consentono di capire se la marijuana in questione è legale o illegale.